Geom.Luigi Rante
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La qualità della permanenza in un locale di ristorazione significa, poter colloquiare comprendendosi, mangiare tranquillamente, senza sottofondo di rumore riverberante volgarmente definito rimbombo. Il tutto si elimina con opportuno tempo di riverberazione Tr realizzato con un trattamento di fonoassorbimento. Il Tr indicato dalla norma UNI 11532 stabilisce nei locali ristoranti il valore di 0.6 sec.
Sarebbe bene, per ragioni di salute pubblica, inserire nell’elenco del punteggio delle qualità di un locale redatto nella deliberazione 35/10 del comune di Roma, un altro punto riguardante il tempo di riverberazione con adeguato punteggio, considerando il carattere di salute pubblica che riveste.
Ciò comporterebbe particolare attenzione sia per l’aspetto della acustica edilizia interna degli ambienti confinati che per la salute pubblica.
In un locale confinato, ristorante, accade a causa delle riflessioni, la conformazione di un regime acustico definito, coda sonora, ovvero onde sonore che permangono nell’ambiente sovrapponendosi a quelle dirette, aggredendo con i loro transitori di estinzione quelli di attacco delle onde dirette compromettendone la comprensibilità dei fonemi.
Questo è dovuto alla interferenza del campo riverberante su quello diretto per i quali riproporre le condizioni di non interferenza, significa equilibrarne le densità sonore con un trattamento fonoassorbente del locale atto a riallineare ed equilibrare le velocità delle onde sonore e la comprensione dei fonemi e relativa intelligibilità del locale.
Ciò si ottiene quindi riequilibrando il tempo di permanenza della coda sonora(riverbero) con opportuno valore di riverberazione .
Il riverbero in ambiente semiriverberante (ambiente chiuso e confinato)
La fisica tecnica indica il suono come onda sonora che si propaga in linea retta attraverso l’aria finchè non incontra un ostacolo che la rifletta .la legge di Lambert asserisce che l’onda sonora è assimilabile ad una linea retta costituita dalle infinitesimali particelle d’aria che riflesse si propagano omnidirezionalmente nell’ambiente così da definire due distinti campi sonori , uno diretto e l’altro riverberante con due valori energetici e densità differenti che definiamo: D- densità di regime, quella esistente e formulata da parametri naturali dell’ambiente Dr- densità riverberante, quella che viene a costituirsi a causa di un evento , assimilabile ad esempio alla voce umana (parlato).
La variazione di densità impone , una variazione di pressione e velocità delle particelle compreso l’equilibrio tra i transitori di estinzione e di attacco del parlato riequilibrabile riportando Dr=D risultato ottenibile con determinato valore di assorbimento acustico dell’ambiente. Questo è dovuto al fatto che riducendo Dr si riduce la velocità delle particelle riflesse e di conseguenza l’intercettamento dei transitori di estinzione su quelli di attacco, rendendo intelligibilità all’ambiente . In breve, un equilibrato valore della permanenza riverberante dipende dal valore di assorbimento acustico del locale.
Si può quindi asserire che in ambiente confinato il segnale , suono, compie un percorso diretto raggiunto successivamente da segnali riflessi(campo riverberante) che comportano sfasamento tra l’arrivo del segnale diretto e quello riflesso con conseguente distonia del transitorio di attacco( portatore di fonemi, elementi essenziali per la comprensione del parlato), condizionando la intelligibilità del locale.
La problematica della intelligibilità è causa della riverberazione e il suo equilibrato tempo di permanenza . ciò e risolvibile con un giusto ed equilibrato tempo di permanenza del riverbero definito, tempo di riverberazione, correggibile con un trattamento fonoassorbente del locale trattato con la teoria di Sabine.
Si giunge così alla formula di Sabine
Dove:
in- logaritmo neperiano
c- velocità del suono in aria atmosferica 344 ms
V- volume ambiente mc.
V- Assorbimento acustico totale dell’ambiente αi* si